
Il tavolo allungabile è un arredo che consente di ottimizzare lo spazio in vari ambienti della casa, a partire dalla cucina e dal soggiorno.
In particolare, il tavolo allungabile risulta ideale se la casa prevede un solo open space che unisce le due zone, una soluzione che prevede la divisione delle due aree funzionali senza l’uso di pareti.
Scopriamo allora i vantaggi del tavolo allungabile, oltre a tutto quello che c’è da sapere sull’arredamento di un open space.

Il tavolo allungabile è una delle soluzioni più versatili e funzionali per arredare la casa, in particolare negli ambienti dove lo spazio va gestito con intelligenza, come cucine, soggiorni e open space.
La sua principale caratteristica è la capacità di adattarsi alle diverse esigenze quotidiane: da tavolo compatto per l’uso di tutti i giorni a superficie ampia e accogliente per ospitare amici e familiari durante pranzi, cene o pasti speciali.
Questa flessibilità lo rende un vero alleato dell’arredamento odierno, dove ogni elemento deve unire funzionalità, estetica e praticità.
I tipi di tavolo allungabile disponibili sul mercato sono molteplici e rispondono a stili e necessità differenti.
I modelli più diffusi sono quelli a libro, che si aprono in modo semplice grazie a un piano pieghevole, e quelli con allunghe laterali o centrali, in cui il piano si estende tramite pannelli aggiuntivi nascosti dentro la struttura.
Esistono anche versioni scorrevoli, in cui l’estensione avviene con un meccanismo fluido e discreto, perfetto per chi desidera un’estetica pulita e contemporanea.
I materiali spaziano dal legno massello, ideale per ambienti caldi e tradizionali, al vetro temperato e al metallo, adatti a contesti modernio industriali, fino ai piani in ceramica o laminato, resistenti e facili da pulire.
Tra i vantaggi principali del tavolo allungabile spicca la capacità di ottimizzare lo spazio: permette infatti di disporre di un piano ampio solo quando serve, mantenendo l’ambiente libero e ordinato negli altri momenti.
È una soluzione ideale anche per chi vive in appartamenti di dimensioni ridotte o per chi ama ospitare spesso senza dover rinunciare alla comodità.
Inoltre, grazie al design contemporaneo e ai sistemi di apertura sempre più innovativi, i tavoli allungabili sono anche eleganti e discreti, capaci di integrarsi armoniosamente con qualunque stile di arredamento.
Tuttavia, come ogni soluzione, anche il tavolo allungabile presentaalcuni svantaggi da considerare: i meccanismi di estensione, se non di alta qualità, possono col tempo usurarsi o diventare meno fluidi, e le allunghe vanno conservate con attenzione per evitare danni.
In generale, scegliere un modello solido e ben progettato permette di godere a lungo dei suoi benefici, unendo estetica, comfort e funzionalità in un unico arredo versatile e intelligente.

Nel panorama dell’arredamento contemporaneo, la tendenza a unire cucina e soggiorno in un unico ambiente open spaceè sempre più diffusa, sia per ragioni pratiche sia estetiche.
Questa configurazione, molto amata nelle abitazioni moderne, risponde all’esigenza di sfruttare al meglio la metratura disponibile e creare uno spazio fluido e conviviale, dove cucinare, rilassarsi e accogliere ospiti convivono in perfetta armonia.
Tuttavia, anche in un ambiente unico, è importante organizzare le funzioni in modo equilibrato, distinguendo visivamente la zona cottura da quella dedicata al living.
In molti casi, la soluzione ideale è rappresentata da isole o penisole, che fungono da punto di transizione naturale tra le due aree, garantendo praticità e continuità estetica.
Nell’arredare un open space, è essenziale bilanciare design, comfort e funzionalità, per ottenere uno spazio ordinato ma accogliente.
Un buon punto di partenza è il divano, elemento centrale della zona giorno, che contribuisce a definire i confini dell’area relax.
Imodelli modulari o con chaise longue sono molto indicati perché, oltre a offrire comfort, possono fungere da separatore visivo tra le diverse funzioni dello spazio.
Per accentuare ulteriormente questa distinzione, si possono utilizzare tappeti coordinatie tavolini bassi che aggiungono calore e continuità stilistica.
Nel lato opposto, la zona pranzo può essere valorizzata proprio da un tavolo allungabile, da scegliere in base alle dimensioni dell’ambiente e da abbinare a sedute coerenti con lo stile complessivo.
Una parete attrezzatao un mobile TV di design completano la parte living, offrendo spazio per libri, oggetti decorativi e dispositivi multimediali, mantenendo l’ordine con eleganza.
Un aspetto essenziale dell’arredamento di un open space è l’illuminazione: lampade a sospensione sopra il tavolo o l’isola cucina, abbinate a faretti e applique orientabili, permettono di creare atmosfere diverse a seconda delle necessità.
Anche gli elementi decorativi svolgono un ruolo importante: piante da internodi grandi dimensioni aggiungono un tocco naturale, mentre quadri, fotografiee specchiampliano visivamente lo spazio e ne arricchiscono la personalità.
In definitiva, arredare un open space significa trovare il giusto equilibrio tra continuità visiva e distinzione funzionale, creando un ambiente armonioso, accogliente e contemporaneo.
Quando si parla di arredamento open space, uno degli aspetti più interessanti riguarda le strategie per separare cucina e soggiornomantenendo un senso di continuità e armonia visiva.
L’obiettivo è creare due aree distinte e funzionali, senza ricorrere a interventi murari invasivi o permanenti.
Le pareti in muratura, infatti, comportano costi elevati, tempi di realizzazione lunghi e scarsa flessibilità nel tempo: per questo motivo, nelle case moderne si preferiscono soluzioni leggere e reversibili, capaci di adattarsi alle esigenze in evoluzione di chi le abita.
Tra le opzioni più eleganti e diffuse ci sonole porte in vetro, perfette per dividere senza chiudere.
Che siano scorrevoli o a battente, queste strutture consentono di mantenere la luminosità naturale e la percezione di uno spazio aperto, per una separazione discreta e raffinata.
Un’alternativa funzionale è il cartongesso, materiale versatile e facile da installare, ideale per realizzare pareti parziali o quinte decorative su misura.
È una scelta economica, facilmente modificabile, che permette di ridefinire gli ambienti con pochi interventi.
Anche il colore può diventare un potente strumento di separazione visiva. Differenziare le finiture del pavimento, per esempio, è un espediente semplice ma efficace: si può scegliere un parquet caldo per la zona living e piastrelle più pratiche per la cucina, delineando così le funzioni con coerenza estetica.
Lo stesso principio vale per le pareti, dove l’uso di palette cromatiche diverse o texture decorative può enfatizzare le identità delle due aree senza interrompere l’armonia generale.
Per chi preferisce soluzioni d’arredo dinamiche, la libreria bifacciale è un’alternativa ideale. Autoportante e spesso modulare, funge da divisorio elegante offrendo al contempo spazio contenitivo e decorativo.
Anche il divano, se ben posizionato, può diventare un elemento di separazione naturale: orientando lo schienale verso la cucina si definisce il perimetro del soggiorno, mantenendo però un flusso visivo continuo.
Scegliere modelli bassi e lineari consente di preservare la sensazione di apertura e leggerezza tipica dell’open space.
In sintesi, separare cucina e salotto in modo funzionale e armonioso significa combinare design e praticità, con soluzioni intelligenti che rispettino la luminosità, la fluidità e lo stile complessivo della casa.