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Ecco qual è il costo per realizzare una piscina a casa in Italia

21/07/2025
Case ecologiche
Tempo di lettura: 7 min di lettura

Prima di realizzare una piscina in casa in Italia, è essenziale considerare due fattori principali: il rispetto delle norme e la valutazione dei costi complessivi dell’intervento. Entrambi gli aspetti richiedono un’attenta pianificazione, poiché le regole urbanistiche possono variare in base al comune di riferimento, mentre il prezzo finale può dipendere da numerosi fattori. Ma qual è in media il costo per costruire una piscina in casa? E quali sono i requisiti da rispettare? Scopriamo allora i fattori da considerare prima di costruire una piscina in casa.

Piscina in casa in Italia: ecco quando si può costruire

piscina

Il desiderio di costruire una piscina in casa è comune tra chi possiede un giardino o un’area all’aperto, specie per godersi momenti di relax durante i mesi più caldi. Tuttavia, prima di iniziare qualsiasi intervento, è fondamentale chiedersi se sia sempre possibile realizzarla, quali siano i costi e le normative da rispettare.

La costruzione di una piscina, infatti, non è soltanto una questione estetica o funzionale, ma un vero e proprio progetto strutturale che comporta valutazioni tecniche, autorizzazioni e una pianificazione economica ben definita. Proprio come per altri interventi esterni - dalla posa della pavimentazione alla progettazione di un impianto di illuminazione - è cruciale partire con un’idea chiara del budget disponibile.

Il primo passo è verificare se, nel proprio comune, sia effettivamente consentito realizzare una piscina: la normativa edilizia italiana prevede infatti che la costruzione di una piscina sia soggetta a regolamenti locali, che possono variare da comune a comune e da regione a regione.

È quindi necessario consultare il piano regolatore comunale e rivolgersi all’ufficio tecnico di riferimento per scoprire se servono specifiche autorizzazioni edilizie, come la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) o il Permesso di Costruire.

Oltre agli aspetti più strettamente burocratici, bisogna considerare le disposizioni in materia di sicurezza e di normativa antincendio, che in alcuni casi impongono l’installazione di sistemi di sicurezza come idranti o estintori.

A ciò si aggiungono i vincoli sulle distanze minime dai confini di proprietà e sull’inquinamento acustico, che possono influenzare la scelta dell’impianto di filtrazione e la gestione delle attività ricreative in piscina.

Infine, è opportuno eseguire una valutazione geologica del terreno per accertarsi che l’area sia adatta per una struttura di questo tipo, senza rischi di cedimenti o problemi idrogeologici. Per tutti questi motivi, è quasi sempre necessario affidarsi a un tecnico abilitato per accertarsi di poter costruire una piscina bella, sicura e pienamente in regola rispetto alla normativa italiana.

Qual è il costo per costruire una piscina in casa in Italia?

piscina costo

Dopo aver chiarito i principali aspetti normativi e burocratici legati alla realizzazione di una piscina in Italia, è possibile provare a rispondere a una domanda altrettanto importante: qual è il costo effettivo per costruire una piscina in casa in Italia?

Dare una risposta precisa non è semplice, poiché i costi possono variare sensibilmente in base a una serie di fattori. Si va dalle dimensioni dell’impianto ai materiali impiegati, dal grado di complessità del progetto alla tipologia di piscina scelta, e non solo.

A influenzare il prezzo finale, infatti, intervengono anche le tariffe per la manodopera, che possono cambiare a seconda della zona geografica in cui viene eseguito l’intervento. Per questo, il costo complessivo per realizzare una piscina in casa in Italia può oscillare anche in modo significativo.

Tuttavia, è possibile delineare alcune fasce di prezzo, partendo dalle opzioni più economiche: le piscine fuori terra. Queste rappresentano l’opzione più accessibile e possono avere un costo compreso tra i 2.000 e i 10.000 euro, in base alla qualità dei materiali, della struttura, delle dimensioni e ad eventuali optional.

Per chi desidera una soluzione più permanente e strutturata, le piscine interrate sono una scelta più impegnativa, sia dal punto di vista economico che progettuale. In questo caso, i prezzi si alzano: una piscina interrata in cemento armato, ad esempio, può avere un costo di partenza intorno ai 15.000 euro, mentre una piscina prefabbricata può andare dai 10.000 ai 30.000 euro circa, sempre in base a metratura, accessori e personalizzazioni richieste.

Le piscine in vetroresina, che uniscono resistenza e design, rientrano in una fascia di prezzo leggermente più alta, con costi che partono da circa 20.000 euro. Se invece si opta per soluzioni un po’ più scenografiche, come le piscine a sfioro o con giochi d’acqua integrati, la spesa può superare i 25.000 euro, arrivando anche a cifre ben superiori per i progetti più complessi.

Bisogna poi ricordare che ai costi di costruzione vanno aggiunte diverse spese collaterali, come quelle per l’installazione di sistemi di illuminazione, per eventuali coperture, per gli impianti di filtraggio, oltre alle imposte e tasse locali, che variano in base alla normativa urbanistica della zona.

Per questo motivo, le cifre fornite sono puramente indicative e rappresentano una stima orientativa utile per farsi un’idea iniziale. In ogni caso, prima di iniziare i lavori, è sempre consigliabile richiedere più preventivi a professionisti o aziende specializzate nel settore, in modo da valutare le opzioni più adatte alle proprie esigenze e al proprio budget.

Piscina in casa e tassazione: cosa c’è da sapere

piscina tasse

Un ulteriore aspetto da considerare, oltre ai costi di progettazione e realizzazione, riguarda le implicazioni fiscali connesse alla costruzione di una piscina in casa in Italia. Per avere un quadro completo delle spese, infatti, è essenziale capire come cambia la tassazione dell’immobile una volta che questo viene dotato di una piscina.

Anche in questo ambito, le regole possono differire da un comune all’altro o tra diverse regioni, ma esistono alcuni criteri validi a livello nazionale che è bene conoscere. Uno dei primi elementi da tenere in considerazione è l’IMU (Imposta Municipale Unica), ossia la tassa sulla proprietà immobiliare, il cui importo può essere influenzato dall’aggiunta di una piscina.

L’inserimento di una piscina nell’area della proprietà può comportare una crescita della rendita catastale e, nei casi più significativi, può perfino determinare il passaggio dell’immobile a una categoria catastale superiore. Questo intervento si traduce in un aumento del valore fiscale dell’abitazione, con unaconseguente maggiorazione delle imposte, tra cui anche l’IMU stessa.

In determinate zone, inoltre, la presenza di una piscina può avere ripercussioni anche su altri tributi locali. Ad esempio, la TARI (Tassa sui Rifiuti) può subire un aumento, poiché la superficie totale dell’immobile risulterebbe ampliata oppure più rilevante ai fini dell’imposizione fiscale.

Qualora la piscina sia coperta o includa strutture murarie permanenti, potrebbero inoltre entrare in gioco l’imposta di registro e quella ipotecaria. Alcuni comuni potrebbero poi prevedere contributi o imposte comunali specifiche per immobili dotati di piscine, soprattutto se si trovano in aree soggette a vincoli ambientali, paesaggistici o idrogeologici.

Per tutti questi motivi, prima di intraprendere i lavori è consigliabile rivolgersi agli uffici comunali competenti per ottenere informazioni dettagliate sulle eventuali variazioni della tassazione locale. Solo in questo modo sarà possibile avere una stima accurata dei costi complessivi e valutare correttamente l’impatto economico dell’investimento, evitando spiacevoli sorprese fiscali a lavori ultimati.