
Quando acquisti casa devi tenere conto di tanti aspetti burocratici. Ecco come tutelarti dopo il rogito e avere tutti idocumenti in ordine.

Finalmente è arrivato il momento del grande passo: dopo aver firmato dal notaio la casa sarà finalmente tua e del tuo partner. Magari sei riuscito a comprare e ad accaparrarti l’appartamento dei vostri sogni anche in uno dei periodi più favorevoli per vendere casa, quando le visite alle abitazioni e le richieste di compravendita sono più alte.

Insomma, questo acquisto non può che riempirvi di gioia, ma non bisogna farsi prendere troppo dall’euforia. Prima di iniziare a pensare alla ristrutturazione della vostra nuova casa, per approfittare delle agevolazioni fiscali previste dal bonus ristrutturazione, devi tenere conto di tantissime cose che non sono assolutamente da trascurare, per non incorrere in problematiche subito dopo la compravendita dal notaio.
Dovrai anche capire se è necessaria, per il tuo mutuo, un’ipoteca volontaria, quella che concedi alla banca nel momento in cui acquisti casa.
Ricordati che il notaio ha un duplice ruolo, non solo è il professionista che redige il rogito, cioè l’atto pubblico di compravendita, ma è anche il pubblico ufficiale imparziale e specializzato sulla materia, due requisiti richiesti dalla legge affinché il contratto di compravendita venga stipulato nel rispetto di tutte le sue norme.
Questo però non basta per stare tranquilli. Ci sono diversi aspetti importanti che devi tenere a mente in questa fase così delicata. Ecco alcuni suggerimenti per sapere come tutelarti durante il rogito della casa.

Dopo il rogito, e quindi dopo le firme, la consegna degli assegni a saldo e delle chiavi, puoi richiedere al notaio una certificazione dell’atto, in attesa che ti arrivi o che tu vada a ritirare la copia autentica dell’atto, che solitamente è pronta un mese dopo il rogito.
Dopo aver stipulato il rogito, il notaio deve provvedere, in tempi brevi, a tutti gli adempimenti previsti per legge come:

La consegna delle chiavi normalmente avviene subito dopo il rogito, visto che è proprio nel momento della sottoscrizione dell’atto di vendita che praticamente avviene la consegna del bene, ma formalmente bisogna aspettare la trascrizione, che avviene circa un mese dopo.
Da quando è in vigore la legge sulla concorrenza, la legge n. 124/2017, chi compra casa oggi è maggiormente tutelato, soprattutto nel caso in cui non hai trascritto il preliminare di compravendita. Questa legge ha introdotto la facoltà di richiedere (deve essere «richiesto da almeno una delle parti») il deposito del prezzo al notaio rogante fino alla trascrizione del contratto di compravendita.
Questo vuol dire che il notaio deve tenere in deposito il saldo del prezzo destinato a colui che ti sta vendendo la casa, fino a quando non viene eseguita la formalità pubblicitaria con la quale avrai la certezza assoluta che l’acquisto si è perfezionato senza alcun gravame.
In questo modo, se non hai appunto trascritto il preliminare, hai un altro strumento per evitare di correre alcuni rischi, possibili nell’intervallo di tempo che intercorre tra la data del rogito e la sua trascrizione dei registri immobiliari, come:

Quanto costa un rogito, o meglio, c’è una percentuale che deve essere versata al notaio per l’atto?
Tieni presente che dopo le liberalizzazioni del Decreto Bersani, Decreto legge 223/2006 convertitocon lalegge 248/2006, sono state abolite le tariffe minime e massime per i notai.
Nella parcella del notaio sono comprese anche le verifiche che il notaio esegue prima dell’atto di compravendita, ma se dopo queste il rogito non viene stipulato, il notaio potrà chiederti comunque un compenso che riguarda tutto il lavoro che ha svolto, come la ricerca e la raccolta della documentazione e le visure effettuate, come la visura ipotecaria e lavisuracatastale storica.

Il contratto preliminare di compravendita è l’atto che precede il rogito, e che serve a sottoscrivere una proposta di vendita che viene accettata dal venditore e dall’acquirente.
Nel preliminare sono già stabilite una buona parte delle condizioni di vendita, come l’indicazione del prezzo, della data del rogito e dove versare, a garanzia dell’impegno, un importo pari a circa il 25% del valore dell’immobile da vendere, a titolo di caparra.
Quanto tempo può passare dal preliminare al rogito? Dipende tutto da quanto tempo occorre al notaio per fare i necessari controlli sull’immobile, verificare, ad esempio, che sulla casa non ci siano in atto ipoteche o altri vincoli, e che l’immobile sia regolarmente registrato al Catasto di competenza.
Dopo aver fatto tutti questi accertamenti, il Notaio può finalmente procedere al rogito, e cioè alla sottoscrizione del contratto di compravendita.

Non è finita qua. Ci sono anche altre cose che devi fare per tutelarti dopo il rogito dal notaio, pratiche burocratiche che non devi sottovalutare, come: