
Grazie al Bonus Verde 2023 puoi usufruire delle agevolazioni fiscali per realizzare o riqualificare il balcone, la siepe, il terrazzo o il giardino.

Se da tempo rimandi la riorganizzazione del tuo bel terrazzo, la potatura o il cambio della siepe nel tuo giardino, o la riqualificazione dell’area verde in comune che hai nel tuo condominio, questo è il momento giusto per investire su questo tipo di lavori.

La detrazione fiscale per la cura di giardini, balconi e terrazzi privati, il cosiddetto bonus verde, è stata introdotta per la prima volta dalla Legge di Bilancio 2018 ed è entrata in vigore dal 1° gennaio 2018.
La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato questa importante agevolazione fiscale per la casa fino al 2024. Lo sconto fiscale sarà ancora disponibile con certezza per qualche anno ancora e consentirà di aumentare le possibilità di detrazioni attualmente esistenti.
La finalità di questo nuovo bonus è quella diincentivare la creazione e la riqualificazione di giardini, aree verdi e terrazzi privati, anche se sono situati all’interno di aree condominiali.
Parliamo, quindi, di tutto il verde che troviamo nelle nostre città, ma in contesti privati. Questa tipologia di lavori possono riguardare anche ville, villini e palazzi. Tutti questi interventi rientrano nella manutenzione straordinaria. Vediamo come funziona e chi ne può beneficiare.

Il bonus verde ti consente di usufruire di uno sconto fiscale del 36% fino a un tetto di spesa annua pari a 5 mila euro, in cui devono essere comprese anche le eventualispese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi. Questo vuol dire che la detrazione massima sarà di 1.800 euro per immobile.
Tieni conto che il pagamento delle spese devi farlo con degli strumenti come bonifico bancario o postale, che consentano la tracciabilità delle operazioni.

Come funziona la detrazione? Va ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Il sistema è molto semplice ed è simile a quello attuato anche per gli altri bonus dedicati alla casa: se esegui opere di ristrutturazione su queste aree potrai scalare quello che avrai spesso dalle tasse che pagherai a fine anno.
Nel caso in cui i lavori vengano effettuati nel tuo condominio, lo sconto è molto più alto. In pratica, l’importo massimo di 5 mila euro viene moltiplicato per tutte quelle che sono le unità immobiliari.

Puoi quindi beneficiare del Bonus Verde 2023 se sei:
Aspetto fondamentale è che il tuo investimento sia inerente giardini, terrazze, installazioni di verde pensile, coperture e messa a dimora di piante e arbusti, e che tu possadocumentare tutte le spese che hai effettivamente sostenuto.

Le spese che ti consentono di usufruire del Bonus Verde 2023, sono quelle inerenti:
di aree scoperte private di edifici esistenti, pertinenze o recinzioni unità immobiliari, giardini, terrazzi e balconi anche condominiali, per lavori di:
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Le agevolazioni fiscali dell’Ecosismabonus e delSuperbonus 110% ti permettono di coprire soltanto le spese inerenti l’interno e l’esterno (inteso come involucro) dell’edificio in cui abiti.
Mentre con il Bonus Verde 2023 hai finalmente la possibilità di intervenire anche nelle aree verdi, che prima erano escluse dagli incentivi.

Questa agevolazione fiscale è stata pensata per per potenziare il verde urbano, con il principale intento di migliorare la qualità dell’aria.
Le aree verdi, soprattutto nelle grandi città, sono vitali per ridurre lo smog. Una pianta adulta può catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno. Con le aree verdi puoi migliorare non solo il tuo spazio privato, ma ancheil tuo quartiere e la tua città.
Una strategia green che si sposa perfettamente anche con una mobilità più sostenibile (qualche anno fa abbiamo avuto il Bonus Bici 2020, era stata una delle misure più sostenibili del Decreto Rilancio), dove anche il trasporto può avere un basso impatto ambientale.
Colorare di verde le zone in cui vivi significa rendere più vivibile il tuo ambiente per te e per la tua famiglia. Vuol dire ancherespirare meglio.
Non esistescelta più giusta e sostenibile per conservare la biodiversità, e, soprattutto, per fare un passo in avanti verso il futuro dell’abitare.
Fonte: Agenzia delle Entrate