Come si può realizzare un giardino sostenibile? Principi e pratiche di eco-giardinaggio

La realizzazione di un giardino sostenibile è un’ottima idea per conciliare la passione per il giardinaggio domestico con l’attenzione all’ambiente. Infatti, seguendo i principi e le pratiche dell’eco-giardinaggio, è possibile creare un vero e proprio giardino sostenibile, a partire dall’organizzazione di questo spazio fino alla scelta delle tecniche da utilizzare. Scopriamo allora come realizzare un perfetto giardino sostenibile e quali sono gli stili di arredamento più di tendenza per i giardini.

 

 

Come realizzare un giardino sostenibile: i concetti generali dell’eco-giardinaggio

 

giardino sostenibile

 

Per riuscire nello scopo di realizzare un giardino sostenibile bisogna adottare pratiche e scelte che riducono l'impatto ambientale e promuovono la conservazione delle risorse naturali, proprio come prevedono i principi alla base del design sostenibile. Questi principi, infatti, mirano alla creazione di strutture improntate alla massima efficienza energetica, come le case autosufficienti, di cui parliamo approfonditamente in un articolo dedicato.

 

In un giardino sostenibile, l’efficienza energetica passa anche dal risparmio energetico, da ricercare, ad esempio, tramite un'illuminazione a LED a basso consumo energetico per l'illuminazione notturna del giardino o con l’utilizzo di strumenti manuali anziché elettrici o a motore. Anche per quanto riguarda l’eco-giardinaggio, infatti, uno dei pilastri è il risparmio energetico, dunque l’utilizzo di attrezzature elettriche quantomeno a basso consumo, come tosaerba elettrici e tagliasiepi, per ridurre l'impatto ambientale del giardinaggio, sfruttando al minimo anche l'uso di fertilizzanti e pesticidi sintetici, che richiedono energia per la produzione e il trasporto.

 

Tra gli altri concetti generali alla base della creazione di un giardino sostenibile c’è poi quello relativo alla conservazione dell'acqua. L’eco-giardinaggio prevede la scelta di metodi di irrigazione efficienti come il gocciolamento o l’irrigazione a basso flusso, ma anche l’utilizzo di sistemi di raccolta dell'acqua piovana per irrigare il giardino.

 

Inoltre, per realizzare un giardino davvero sostenibile, bisogna seguire alcune tecniche specifiche di giardinaggio, come il controllo biologico delle infestanti e delle malattie, il riciclo delle potature e la rotazione delle colture per mantenere un ambiente equilibrato e sano nel giardino, senza l'uso di fertilizzanti sintetici o pesticidi chimici.

 

Inoltre, l’eco-giardinaggio suggerisce anche un impegno attivo nella condivisione con gli altri delle tecniche da seguire per creare un giardino sostenibile, così da ispirare pratiche di giardinaggio ecologico nella tua comunità e promuovere la consapevolezza ambientale. In generale, infatti, realizzare un giardino sostenibile richiede impegno e costanza, ma può portare a benefici duraturi per l'ambiente e la salute di tutta la comunità.

 

Tutte le pratiche fondamentali e le tecniche del giardinaggio sostenibile

 

giardino sostenibile tecniche

 

Approfondendo le caratteristiche giardinaggio sostenibile, bisogna chiarire che tutte le pratiche di questo tipo di giardinaggio mirano a ridurre l'impatto ambientale, promuovere la conservazione delle risorse naturali e favorire la salute dell'ecosistema circostante. Tra le pratiche fondamentali per realizzare un giardino sostenibile rientra certamente la corretta scelta delle piante, che dovranno essere native e adattate al clima locale, così da richiedere meno acqua e manutenzione rispetto alle piante esotiche, oltre a favorire anche la biodiversità della zona. ù

 

Inoltre, bisogna ricordarsi che le piante esotiche possono essere invasive e dannose per l'ecosistema locale. La biodiversità va dunque ricercata incorporando nel giardino sostenibile una varietà di piante native, alberi da frutto e fiori che attirano insetti benefici e uccelli, evitando l'uso di pesticidi che possono danneggiare gli organismi non bersaglio. Il controllo delle infestanti e delle malattie deve infatti essere praticato attraverso metodi biologici e integrati, riducendo al minimo l'uso di pesticidi chimici nocivi.

 

Un’altra pratica fondamentale del giardinaggio sostenibile è poi il compostaggio dei rifiuti organici, quali foglie cadute, potature di piante e scarti alimentari in modo da produrre compost ricco di nutrienti per il suolo, oltre a ridurre i rifiuti e migliorare la fertilità del terreno. È molto indicato anche l’utilizzo di pratiche di gestione del suolo che ne promuovano la salute, come la copertura del suolo con pacciame organico per trattenere l'umidità, ridurre l'erosione e migliorare la struttura del suolo. In tal senso, per la pavimentazione del giardino sostenibile, è sempre bene utilizzare materiali permeabili come ghiaia, ciottoli o pavimenti porosi, così da ridurre il deflusso delle acque piovane e favorire l'infiltrazione nel terreno.

 

Infine, il giardinaggio sostenibile prevede l'utilizzo di materiali riciclati e sostenibili per progettare e arredare il giardino, come il legno riciclato per i mobili da giardino o la pietra riciclata per i sentieri e le pavimentazioni. Ma ovviamente questa lista di pratiche e tecniche del giardinaggio sostenibile non è esaustiva. Per identificare l'elemento chiave di questa scelta, però, si può dire che si tratta di adottare un approccio olistico che tenga conto delle interazioni tra piante, suolo, acqua e ambiente circostante per promuovere la salute e la sostenibilità nel lungo termine.

 

Dal giardino zen a quello verticale: i giardini più di tendenza al momento

 

giardino trend

 

Passando dall’organizzazione di un giardino sostenibile alla tipologia di giardino a livello stilistico, è utile identificare anche le scelte di design più diffuse al momento per i giardini domestici. Una di queste è l’opzione rappresentata dalla realizzazione di un giardino zen, un’ottima soluzione per offrire uno spazio tranquillo e pacifico, dedicato interamente al relax. I giardini zen, chiamati anche “giardini rocciosi giapponesi” o “giardini paesaggistici secchi”, sono delle vere e proprie oasi domestiche, tipicamente caratterizzate da un design semplice e minimalista.

 

Questi giardini prevedono l’utilizzo di piante da interno, preferibilmente di facile manutenzione, se si trovano dentro la casa, ma, per chi ha a disposizione uno spazio all’esterno - un terrazzo, un balcone o anche un intero giardino - offrono la possibilità di creare un giardino zen all'aria aperta. In questo caso, è sempre meglio optare per materiali resistenti e di qualità, così da garantire longevità e attrattiva visiva al giardino.

 

Un’altra opzione molto apprezzata al momento rispetto ai giardini domestici è rappresentata dalla possibilità di creare un giardino verticale all'interno o all’esterno della propria casa. Questa scelta è molto valida soprattutto in contesti abitativi in cui lo spazio orizzontale a disposizione è poco, dato che un giardino verticale può essere realizzato su pareti, recinzioni, strutture appositamente progettate o addirittura in contenitori verticali. Una prima caratteristica del giardino verticale è la disposizione delle piante su più livelli verticali, dove sono solitamente supportate da strutture come griglie, pannelli, reti o contenitori appesi.

 

Tra gli aspetti meno estetici e più tecnici relativi al giardino verticale, è utile sapere che questa soluzione predilige sistemi di irrigazione integrati per garantire che tutte le piante ricevano la giusta quantità d'acqua i quali richiedono una manutenzione specifica da seguire con cura. Infine, come i giardini zen, i giardini verticali possono essere realizzati sia all'interno che all'esterno di un’abitazione, dato che offrono una grande flessibilità in termini di utilizzo degli spazi.

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