Intonacare un muro: cosa serve e come fare

Come intonacare un muro interno o esterno? Cosa usare per il trattamento? Quali sono i vantaggi del fai da te, ma soprattutto quanto cosa intonacare una parete?  

 

 

Intonacare un muro, cosa usare per la tua casa

Intonacare un muro: cosa usare

 

Per intonacare un muro devi partire dalla preparazione dell’intonaco. Prima cosa di cui tenere conto: creare la giusta miscela di componenti. Per avere le quantità corrette puoi usare come unità di misura un recipiente di medie dimensioni.

 

L’intonaco, chiamato anche malta, che utilizzi per l’intonacatura di interni, di solito è composto da 10 parti di sabbia, 3 di calce e 1 parte di cemento.

 

Cosa usare e quali strumenti ti servono per intonacare un muro? Ti occorrono sicuramente:

 

  • una manara metallica: necessaria per lisciare la malta;
  • un frattazzo dalla superficie spugnosa: grazie al quale puoi stendere e lisciare materiali di finitura, stabilitura e intonaco;
  • un frattazzo generico: fondamentale per lisciare l’intonaco. Il frattazzo viene anche chiamato frattone, frettazzo", taloccia o talloccia, sfrattona o vardasso;
  • una cazzuola: necessaria per stendere l’intonaco. Scegli una di dimensioni medie;
  • un listello: per livellare l’intonaco. Viene chiamato anche la stadia o staggia , realizzata in legno o in allumino;
  • intonaco classico.

 

Come preparare l’impasto per l’intonaco? Per avere la giusta malta di cemento ti conviene usare sabbia di fiume molto fine, che sia priva di granelli o pietruzze, che altrimenti non lascerebbero liscia la superficie finita. L’impasto puoi ottenerlo mescolando una parte di calce con 1,5 parti di sabbia, in volume, e acqua. In alternativa puoi usare le malte già pronte o la calce idraulica, a cui dovrai chiaramente sempre aggiungere acqua. Tutto da miscelare nelle giuste proporzioni.

 

Ecco quali sono le diverse tipologie di intonaco tradizionale:

 

  • calce: intonaco a base di calce idratata in polvere;
  • calce-cemento: qui prevale l’intonaco di calce, e viene aggiunto cemento portland;
  • cemento-calce: intonaco con prevalenza di cemento portland rispetto alla calce;
  • gesso: intonaco con legante esclusivamente a base di gesso;
  • argilla: intonaco con solo l'argilla come legante.

 

Come intonacare un muro interno

 

Come intonacare un muro interno?

 

L’intonaco va applicato a zone verticali dello stesso spessore. Per farlo puoi usare:

 

  • fasce: realizzate con il medesimo impasto (intonaco), da lasciare essiccare. Non sono altro che guide che ti consentono di applicare lo stato di intonaco con lo spessore che occorre. Grazie a esse puoi effettuare il livellamento mediante un listello. Le fasce vanno dal soffitto al suolo. Per determinarne il loro spessore puoi utilizzare dei blocchetti di legno murati;
  • assicelle/listelli di legno: da inchiodare verticalmente al muro. Hanno sempre la funzione di riferimenti di spessore.

 

Si lavora per piccole zone alla volta se vuoi avere uno strato di intonaco di uno spessore uniforme su tutta la superficie, fondamentale per fare un buon lavoro.

 

I muri vanno attraversati verticalmente, dal pavimento al soffitto, da fasce di intonaco larghe tra i 10 e 15 centimetri, a una distanza di un metro l’una dall’altra. Se sei alle prime armi e non hai grande abilità per intonacare il muro interno della tua casa, il consiglio è quello di non superare il metro di distanza tra le due fasce. Le fasce di intonaco devono essere tirate lisce e perfettamente a piombo.

 

Per realizzare una fascia bagna un po’ il muro con acqua e prendi dall’impasto una porzione di malta con la cazzuola, poggiandola sul vassoio o il frattazzo, da tenere in orizzontale. Dopo di che puoi procedere applicando l’impasto al muro per formare un cordone verticale.

 

Per fare le fasce a piombo, fondamentali se vuoi evitare di avere un muro storto, devi riempirle di calce e tirarle con la riga almeno un paio di volte. Solo quando la fascia sarà dritta e a piombo puoi procedere a intonacare il muro, riempiendo con la calce lo spazio presente tra le guide appena create.

 

Ogni strato di intonaco va lisciato con il frattazzo e poi lasciato solidificare prima di passare allo strato successivo. Ricordati che l’intonaco da applicare deve essere spesso almeno quanto le fasce.

 

Nella prima mano di intonaco è meglio utilizzare una calce più dura, creando uno spessore di un centimetro.

 

Un volta terminata la zona, puoi effettuare la lisciatura appoggiando il listello (la stadia di alluminio o legno) sulle due fasce o sulle assicelle (listelli) di legno di riferimento.

 

Tenendolo in verticale, dovrai muoverlo da destra a sinistra, premendo leggermente, in modo da lisciare bene e rendere piatta la superficie della fascia e livellare l’intonaco, spostando quello di troppo verso i punti dove potrebbe mancare.

 

Dopo aver raschiato la prima mano d’intonaco puoi procedere con la seconda mano. In questo caso usa una calce più molle, quindi un impasto morbido e pastoso, che ottieni con l’aggiunta dell’acqua.

 

Come intonacare un muro esterno

 

Come intonacare un muro esterno? Puoi preparare, anche qui, l’impasto per l’intonaco, oppure procurarti, e forse ti conviene, un intonaco per muro esterno già premiscelato, che è più facile da mettere in posa.

 

L’intonaco per muro esterno è un composto specifico che ti consente di proteggere i muri di casa da acqua e umidità, rimanendo sempre e altamente traspirante. L’intonaco per esterni può essere:

 

  • a base di calce mista a cemento: è il prodotto ideale se vuoi avere la migliore protezione da pioggia e grandine;
  • a base di calce e pozzolana: questo intonaco è perfetto per la sua alta resistenza  all’umidità;
  • a base di calce e argilla: è l’intonaco più adatto per avere la garanzia di protezione da sbalzi di temperatura.

 

L’intonaco premiscelato è lavorato dal produttore prima che vada sul mercato. Durante queste lavorazioni vengono, di solito, aggiunti degli additivi specifici, in modo da dare delle specifiche proprietà all'intonaco. Ecco le varie tipologie di intonaco premiscelato:

 

  • premiscelato semplice;
  • deumidificante;
  • termoisolante;
  • ignifugo;
  • fonoassorbente;
  • fibrorinforzante o intonaco armato;

 

La procedura è la stessa che viene richiesta per intonacare un muro interno. L’unica grande differenza è che devi applicare tre strati di intonaco sul muro esterno:

 

  • il primo strato di intonaco: è la base;
  • il secondo strato di intonaco: serve a dare spessore;
  •  il terzo strato di intonaco: grazie a cui ottieni la finitura in tre strati.

 

Se, nell’intonacare il muro esterno di casa, stai pensando anche a dei decori, puoi usare un effetto rustico decorativo per lo strato finale. Per ottenere dei disegni decorativi puoi servirti di un semplice pennello, di una spatola da decoratore oppure di una spatola dentata. Il resto lo farà la tua creatività: muovi lo strumento con movimenti paralleli o rotatori e lasciati andare alla danza.

 

Quanto costa intonacare un muro?

Sai quanto costa intonacare un muro?

 

Quanto costa intonacare un muro? Il costo varia principalmente in base alla grandezza dell'area da intonacare.

 

Il costo dell'intonacatura tradizionale varia, in media, tra i 11 e i 19 euro al metro quadro, di cui circa 2 euro al kg è il costo puro dell'intonaco, mentre il restante rappresenta il costo di manodopera.

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Il costo dell'intonaco premiscelato varia molto di più, in base alle sue caratteristiche tecniche: parte dai 10 euro al metro quadro per l’intonaco più semplice per arrivare fino ai 50 euro al metro quadro per un intonaco  termoisolante.

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