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Imbiancare casa con il fai da te: tutto quello che c’è da sapere

10/07/2025
Case ecologiche
Tempo di lettura: 8 min di lettura

Imbiancare casa con il fai da te è un’ottima soluzione per rinnovare gli ambienti, contenere i costi e personalizzare gli spazi. Per ottenere un risultato efficace è però essenziale affrontare ogni fase del lavoro con cura, dalla scelta di pitture lavabili e traspiranti alla preparazione accurata delle superfici. Oltre alle pareti, è possibile ampliare l’intervento ad altri elementi della casa: ad esempio, verniciare un pavimento può cambiare radicalmente l’aspetto di una stanza. Lo stesso vale per l’intonacatura dei muri esterni, un’operazione che può migliorare sia l’estetica che la protezione dell’edificio. Che si tratti di interni o di esterni, intervenire con il fai da te può essere non solo vantaggioso, ma anche un’esperienza gratificante e creativa.

La guida per imbiancare casa con il fai da te senza preoccupazioni

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Quando si presenta la necessità di imbiancare casa, optare per il fai da te rappresenta spesso un’ottima scelta per rinnovare gli ambienti, risparmiare sui costi e dare un tocco personale agli spazi domestici.

Per ottenere un risultato professionale e senza stress, è fondamentale pianificare con attenzione ogni fase del lavoro. Il primo passo è la scelta dei materiali: optare per pitture traspiranti e lavabili di buona qualità consente di ottenere una finitura uniforme e duratura, riducendo il rischio di aloni, screpolature o necessità di ritocchi frequenti.

Anche la selezione dei colori va fatta con cura, considerando sia l’esposizione alla luce naturale che la funzione della stanza e il tipo di arredo: ad esempio, le tonalità neutre e chiare ampliano visivamente lo spazio, mentre colori più decisi vanno riservati ad accenti o pareti strategiche.

Una volta scelti i materiali e i colori, si può passare alla preparazione degli ambienti, al cui interno è fondamentale coprire mobili e pavimenti con teli protettivi, rimuovere placche, interruttori e cornici, e sigillare con nastro carta i bordi di soffitti, infissi e battiscopa. Anche le pareti vanno preparate a dovere: occorre pulirle da polvere e macchie, stuccare eventuali fori o imperfezioni e, se necessario, carteggiare per uniformare la superficie.

A questo punto, si può procedere con la fase di pittura vera e propria, che inizia con la stesura di un fissativo, utile per migliorare l’adesione della pittura e ridurre i consumi. Si procede poi con due mani di pittura, da applicare con rullo e pennello, partendo dal soffitto e passando poi alle pareti, avendo cura di lasciare asciugare completamente tra una mano e l’altra.

Un altro consiglio da seguire nell'imbiancare casa con il fai da te è quello di lavorare a zone ordinate e con passaggi incrociati, così da evitare segni antiestetici e ottenere un risultato omogeneo.

Imbiancare casa con il fai da te può diventare anche un’occasione creativa per sperimentare finiture particolari, come spugnature o effetti decorativi, senza necessariamente ricorrere a professionisti.

Alla fine del lavoro, è essenziale rimuovere con cura i nastri di protezione prima che la pittura sia completamente asciutta, per evitare stacchi netti o strappi. Con un po’ di pazienza, i giusti strumenti giusti e qualche accorgimento, imbiancare le pareti con il fai da te non solo è possibile, ma pure gratificante: un’attività accessibile, che permette di valorizzare la casa e sentirla davvero propria.

Quando verniciare il pavimento di casa e come farlo, passo per passo

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Come accennato, anche la scelta di verniciare un pavimento della propria abitazione può dimostrarsi utile per rinnovare gli ambienti, contenendo i costi e personalizzando gli spazi. In tal senso, è però fondamentale valutare alcuni aspetti prima di iniziare i lavori, a partire dal tipo e dalle condizioni del pavimento esistente, fino alla destinazione d’uso dell’ambiente e, naturalmente, alla tipologia di vernice più adatta.

I motivi per cui si sceglie di verniciare un pavimento possono essere vari e scaturire sia da esigenze pratiche che da scelte puramente estetiche. Ad esempio, si potrebbe verniciare un pavimento dai toni neutri e chiari per rendere gli spazi più luminosi e facilmente abbinabili, o creare un effetto legno per aggiungere calore e personalità agli ambienti.

In ogni caso, il primo passo è capire se il pavimento in questione è effettivamente verniciabile. Alcuni materiali, come legno, laminato, linoleum e vinile, si prestano bene alla verniciatura, mentre superfici come ceramica o pietra possono richiedere trattamenti più specifici.

È poi essenziale che il pavimento sia in buono stato, senza crepe o imperfezioni importanti, altrimenti sarà necessario intervenire con lavori di ripristino. Anche la scelta della vernice gioca un ruolo cruciale: è importante optare per prodotti formulati per resistere a usura, umidità e graffi, in base alla funzione della stanza. In stanze come il bagno e la cucina, ad esempio, si consiglia l’uso di vernici ad alta resistenza. Una volta verificata la fattibilità dell’intervento, si può procedere con la fase pratica.

Dopo aver scelto una vernice adatta - eventualmente accompagnata da un primer per migliorare l’adesione - bisogna poi pulire a fondo la superficie da polvere e residui, e in alcuni casi levigarla. È importante anche proteggere con il nastro adesivo i bordi, gli zoccoli e le superfici adiacenti al pavimento per evitare sbavature.

La verniciatura vera e propria inizia dalle zone più lontane dalla porta e procede verso l’uscita, utilizzando un pennello per gli angoli e un rullo per le aree più ampie. Anche il tempo di asciugatura è determinante per un risultato duraturo: è bene rispettare i tempi indicati dal produttore e, per aumentare la resistenza della superficie, si può applicare un sigillante trasparente.

Infine, per quanto riguarda i costi, si può dire che il prezzo medio in Italia per verniciare un pavimento può oscillare tra i 15 e i 40 euro al metro quadro, a seconda della superficie da trattare, delle condizioni del fondo e della qualità dei materiali utilizzati, considerando che interventi su pavimenti particolari o deteriorati potrebbero richiedere lavorazioni aggiuntive.

Suggerimenti pratici per intonacare un muro esterno senza difficoltà

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Così come le pareti interne e i pavimenti, anche l’esterno di un’abitazione può essere dipinto o intonacato sia per motivi estetici che funzionali. In entrambi i casi, è essenziale soffermarsi sul processo di intonacatura dei muri esterni.

Per ottenere un risultato efficace e durevole, è importante che la superficie su cui si andrà a lavorare sia perfettamente pulita: deve essere libera da polvere, sporco, muffa o residui, da rimuovere con strumenti come una spazzola metallica o, nei casi più complessi, una idropulitrice.

Prima dell'applicazione dell’intonaco, vanno inoltre colmate eventuali crepe o fori con prodotti specifici come malta o stucco per esterni e, se presenti danni strutturali, occorre intervenire tempestivamente con opere di ripristino. Se il muro risulta troppo liscio, è bene rendere la superficie più ruvida e usare un primer fissativo per migliorare l’aderenza dell’intonaco.

Un aspetto determinante è poi la scelta del materiale: tra le opzioni più diffuse, c’è l’intonaco tradizionale a base di calce e cemento, che si distingue per la sua capacità traspirante e la resistenza nel tempo, risultando ideale in contesti umidi.

In alternativa, gli intonaci acrilici o a base di resina sono più elastici e resistenti alle intemperie, seppur con minore traspirabilità. Per chi vuole migliorare anche l’isolamento termico della casa, esiste la possibilità di utilizzare intonaci termici, composti da materiali isolanti capaci di ridurre la dispersione energetica.

La stesura dell’intonaco prevede solitamente tre fasi: prima il rinzaffo, il primo strato che garantisce la presa sulla muratura, steso in modo grezzo con uno spessore di 5-7 mm; poi l’arriccio, uno strato più consistente (10-15 mm), da livellare per creare una base uniforme. Infine, si passa all’intonachino, che rappresenta la finitura estetica vera e propria, che, con uno spessore di 2-3 mm,definisce l’aspetto finale del muro e può essere applicato in diverse texture in base allo stile, da quella liscia a quella rustica.

I tempi di asciugatura sono un altro fattore a cui prestare attenzione: in condizioni climatiche normali, l’intonaco impiega 24-48 ore per asciugarsi, ma temperature elevate o forte ventilazione possono accelerare il processo e causare microfessurazioni, motivo per cui può essere utile bagnare leggermente la superficie per un’asciugatura più uniforme.

Una voltaterminata l’intonacatura, si può procedere con la tinteggiatura del muro, utilizzando pitture specifiche per esterni, capaci di resistere agli agenti atmosferici e garantire una buona traspirabilità. La scelta del colore, infine, va armonizzata con lo stile architettonico della casa e l’ambiente circostante, per valorizzare l’estetica dell’edificio.