Cresce il mercato immobiliare residenziale nel 2017

Crescita significativa per il mercato immobiliare italiano nel 2017.  Si conferma il trend positivo dei primi sei e nove mesi del 2017.

 

Il mercato immobiliare nel 2017

 

Quali sono stati i numeri dei 12 mesi del 2017?

 

 

Secondo i dati Agenzia delle Entrate, elaborati dall’Ufficio Studi del Gruppo Gabetti, nel 2017 si sono realizzate 542.480 transazioni residenziali, +4,9% rispetto al 2016. La crescita del mercato residenziale, iniziata nel 2014, ha raggiunto l’apice nel 2016, quando sono state registrate 517.184 transazioni, +18,6% rispetto all’anno precedente.

 

Il dato più interessante, che ha favorito anche una maggiore vivacità nelle compravendite, è la riduzione dei tempi medi di vendita nelle grandi città, che, nel secondo semestre 2017, sono inferiori ai 5 mesi (4,7 mesi). Nel 2014 avevamo una media di 6 mesi, nel 2015 di 5,5 mesi, nel 2016 di 5 mesi e nel primo semestre del 2017 di 4,8 mesi.

 

 

Le transazioni residenziali nel quarto trimestre 2017

 

 

Anche nel quarto trimestre il settore residenziale ha confermato il buon andamento dei trimestri precedenti (+8,4% nel primo trimestre con  121.972 transazioni, +3,7% nel secondo trimestre con 145.527 transazioni e  +1,4% nel terzo trimestre con 122.373 transazioni nel terzo trimestre), realizzando 152.608 transazioni, +6,3%, rispetto allo stesso periodo del 2016.

 

 

Grandi città, capoluoghi, non capoluoghi e macro Aree nel 2017

 

Secondo la consueta analisi che viene realizzata sulle otto maggiori città italiane per popolazione, nel 2017 si sono registrate complessivamente 97.366 transazioni, con una variazione positiva del +4,9% rispetto al 2016. Anche le restanti province chiudono in positivo, con una variazione del +4,7%.

 

Il 2017 vede Milano in testa con una variazione del +8,1%, seguita da Palermo (+7,9%), Firenze (+7,8%) e Napoli (+7,4%). Variazioni positive, ma con tassi di crescita più contenuti, per Torino (+4,9%), Genova (+3,3%) e Roma (+3%). Bologna è in controtendenza, con una variazione negativa del -3,3%.

 

 

 

Nel 2017 i capoluoghi presentano complessivamente una variazione del +4,4%, mentre i non capoluoghi del +5,2%. La variazione positiva più evidente si è rilevata nei capoluoghi e non capoluoghi del Sud, che hanno registrato entrambi +5,5%. A seguire i non capoluoghi del Nord che hanno avuto, nel 2017, una variazione del +5,4%.

 

Nel 2017 tutte le macro aree hanno giovato del clima positivo del mercato. Il Sud avanza con un +5,5%, seguita dal Nord con +5,1% e dal Centro con +3,5%.

 

 

I mutui nei primi 9 mesi 2017

 

 

 

 

I mutui beneficiano dei segnali di ripresa del mercato, dovuti anche alla propensione al risparmio (nel terzo trimestre 2017 +8,2% rispetto al secondo trimestre 2017), al miglioramento del mercato del lavoro (nel terzo trimestre il tasso di occupazione sale al 58,1%) e anche all’aumento del potere di acquisto delle famiglie (nel terzo trimestre 2017 +0,8% rispetto al secondo trimestre 2017 e +1,1%, rispetto allo stesso periodo del 2016).

 

Secondo i dati acquisiti da Banca d’Italia, nei primi 9 mesi del 2017, le erogazioni di finanziamenti per acquisto di abitazioni a famiglie consumatrici sono state di 35,8 Mld €, in salita con +0,3% rispetto allo stesso periodo del 2016.

 

Se si guarda invece a tutto il 2017,  secondo i dati della Crif, la domanda di nuovi mutui sembra aver subito un rallentamento, con una variazione del -10,3%, rispetto al 2016.

 

 

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