Come realizzare una cantina interrata?

Come realizzare una cantina interrata? Questa soluzione è molto utile per conservare vino, frutta e verdura. Ecco cosa ti occorre sapere per costruirla correttamente e comprendere il suo funzionamento.

 

 

Costruire una cantina interrata

Consigli per una cantina interrata

 

Costruire una cantina interrata, ma quante cose devi sapere e cosa devi fare prima di procedere con i lavori, ma prima di tutto, di cosa stiamo parlando, per l’esattezza?

 

Potremmo definire la cantina interrata un vero e proprio frigorifero naturale, visto che qui la temperatura raggiunge 0 gradi in inverno e massimo 10 gradi centigradi in estate. Prima dell’arrivo sul mercato del noto frigorifero, la cantina interrata rappresentava il naturale luogo di conservazione dei cibi. Questo perché al suo interno, chiaramente solo se facciamo riferimento a una cantina interrata costruita in modo corretto, è possibile mantenere una temperatura abbastanza costante in tutte le stagioni dell’anno, grazie al potere di isolamento del terreno.

 

Prima di buttare giù il progetto per costruire una cantina interrata, è fondamentale definire con attenzione la zona in cui scavare: lo scopo è quello di evitare possibili falde acquifere nel terreno che potrebbero saturare d'acqua il terreno intorno alla cantina e, con il tempo, arrivare fino a essa e infiltrarsi. È importante anche evitare la linea di gelo, che è la profondità dove la falda acquifera si ritiene che possa congelare. Questa varia in base alle condizioni climatiche della zona e alla eventuale presenza di fonti di calore. Dopo aver scelto con cura la zona in cui costruire la tua cantina interrata, è importante perciò poter contare su un bravo escavatorista per procedere con le operazioni di scavo del terreno.

 

Un altro aspetto cruciale di cui tenere conto in queste prime fasi di costruzione della cantina interrata è abbondare un poco con lo scavo per evitare che i muri vengano realizzati praticamente contro-terra, a diretto contatto con essa. Quello spazio che resta tra il muro esterno della cantina e il terreno può essere riempito con pietrisco, che garantirà una funzione drenante, indispensabile per la cantina interrata.

 

Altro elemento da considerare è la stabilizzazione della temperatura: per ottenere una stabilizzazione della temperatura del 95% la cantina interrata dovrebbe avere 1,5 metri di terra al di sopra di essa, mentre per raggiungerla al 99% occorrerebbe avere uno spessore di terreno al di sopra della cantina di circa 9 metri.

 

Altri requisiti fisici fondamentali per realizzare una cantina interrata sono: la scelta di un terreno con tasso di umidità tra 60 e 80% (un’accortezza, per favorire la giusta regolazione dell’umidità, è stendere della terra sul pavimento in cemento, che dovrebbe essere costruito da uno spesso strato di calcestruzzo), la profondità minima di 4 metri e la ventilazione, che può essere assicurata con delle tubazioni in PVC. In una cantina interrata sono fondamentali le prese d’aria, senza le quali non sarebbe garantito il ricircolo dell’aria: una presa d’aria sarebbe da mettere al livello del pavimento (il tubo in PVC entra nella parte bassa), in modo da far entrare l’aria più fresca, mentre l’altra (il tubo in PVC di uscita) dovrebbe essere messa sul soffitto, per far uscire l’aria più calda. Entrambi i tubi vengono chiusi con una retina.

 

Cantina interrata, come funziona?

 

Come funziona una cantina interrata

Cantina interrata, come funziona? Abbiamo visto come in una cantina interrata isolamento e impermeabilità siano elementi importanti in primis per quello che devi conservarci dentro: solo così ortaggi, vegetali e vino possono essere protetti da un eccessivo calore, da una eccessiva frescura e, cosa non meno importante, dai parassiti e dalla presenza di gas naturali, come l’etilene, rilasciati da frutta e verdura durante il processo di maturazione e tra i primi ad accelerare il loro processo di decomposizione.

 

Per rispettare pienamente i criteri di ventilazione, temperatura e umidità, necessari per realizzare una cantina interrata ben funzionante, possono esserti di aiuto materiali come mattoni di calcestruzzo, pietra locale, tronchi di legno oppure pneumatici.

 

Ad avere la possibilità di suddividere una cantina interrata in camere separate, l’ideale sarebbe riuscire a ricavarne tre: la prima, quella di ingresso, potrebbe ospitare i vegetali, che hanno bisogno di un ambiente più asciutto e fresco, la seconda, che si trova al centro, potresti destinarla alla frutta, e la terza, quella in fondo, potresti riservarla alle verdure.

 

Poter disporre invece di una cantina interrata, capiente e naturale per i vini (preferibile alle cantinette, che sono elettrodomestici che, per quanto possono ricreare le stesse condizioni ottimali, sono adatti solo a piccole quantità di vino), vuol dire avere un luogo idoneo alla loro conservazione, dove temperatura e umidità rimangono spontaneamente costanti, al riparo dalla luce e da odori che potrebbero alterarne il bouquet.

 

Questo spazio si può creare anche sotto la casa: avrai così la tua “stanza dei vini” sempre a portata di mano e sotto gli occhi di tutti, grazie a un vetro strutturale, calpestabile e a filo pavimento che incorpora la botola d’accesso e occupa l’intera pianta della cantina, permettendo di contemplarne l’interno illuminato da luci a led. Una cantina scavata sotto il pavimento, dalla pianta circolare oppure ovale, di differenti dimensioni e profondità variabile da 2 a 3 metri, con la possibilità di ospitare fino a 3.000 bottiglie e, nei modelli ovali, uno spazio centrale per la degustazione. Questa tipologia di cantina interrata è spesso impermeabilizzata con un telo preformato e allestita con moduli prefabbricati.

 

Rivestimento di una cantina interrata

 

Come rivestire una cantina interrata? A prescindere dallo stile di arredamento che si adotta, le scelte cadono quasi sempre su una di queste due opzioni, le migliori visto che in entrambi i casi si tratta di materiali isolanti:

 

  • rivestimento in pietra a vista: travertino, ardesia, granito, marmo, luserna, lavagna, serizzo, pietra leccese, solo per citare alcune delle tipologie di pietre naturali che puoi utilizzare per rivestire la tua cantina interrata, grazie alle quali regalerai alla tua cantina un aspetto ancora più rustico. E poi non dimenticare che i muri in pietra sono resistenti, durano a lungo e si adeguano a ogni contesto architettonico: ogni pietra è unica nel suo genere, grazie alle sue sfumature, texture e venature diverse;  
  • rivestimento in legno: il legno è un’altra scelta sicura, oltre che di classe. Il legno regala calore, suggerisce accoglienza e promette intimità. Il legno è sinonimo di casa, come non farti conquistare dalle sue essenze, venature e dai suoi colori così unici.

 

Permessi per costruire una cantina interrata

 

Quali sono i permessi per costruire una cantina interrata?

 

Per costruire una cantina interrata devi rispettare i regolamenti e le normative del Comune presso cui si trova l’edificio in cui intendi realizzarla, se vuoi essere in regola e avere una struttura completamente legale.

 

Quello che devi fare, con l’aiuto di un professionista, è presentare tutta la documentazione necessaria all’Ufficio Tecnico del Comune per ottenere il Permesso di costruire, il titolo più adatto, poiché il tipo di intervento implica una trasformazione durevole dell'area interessata, altrimenti sarebbe bastata la Dia ovvero la Denuncia di inizio attività. Un’altra cosa fondamentale da fare è verificare, sempre in Comune, che nell’area sotterranea dove intendi costruire la tua cantina interrata, non ci siano incompatibilità che potrebbero rendere impossibile l’esecuzione dei lavori.

 

Cantina interrata, il costo

 

Cantina interrata, il costo?

 

È difficile fare una stima, poiché i costi variano molto in base alle Regioni, ma generalmente il prezzo si aggira intorno agli 800 euro al metro quadro, ai quali si aggiungono i costi dei professionisti, come geometri, ingegneri, architetti o esperti escavatori, quelli dell’arredamento della cantina e quelli delle manutenzioni straordinarie e ordinarie che dovrai affrontare periodicamente per far sì che la tua cantina interrata sia efficiente.

TAGS: