Marmorino, cos'è e come usare questa pittura?

Marmorino per le pareti della tua casa, ma cos’è esattamente? Ecco quali sono tutti i pro e i contro, i costi e le indicazioni fondamentali per usare questa pittura.

 

 

Marmorino, la pittura che ricorda il marmo

 

marmorino pittura

Photo Credit: Marmorino – novacolor.it e vasariplaster.com

 

Imbiancare casa è sempre un piacere, anche se è impegnativo e comporta un po’ di lavoro per tutti gli spostamenti che devi fare per liberare le pareti da ridipingere. Tutta fatica compensata dal risultato finale: nuovi colori e pareti rinnovate che daranno nuova vita alla tua casa.

 

Il momento più complicato è quello in cui devi scegliere quale pittura moderna applicare e se utilizzare qualche tecnica di pittura in particolare per decorare i muri. Perché non provare qualcosa di pratico e veloce, ma comunque di grande impatto visivo, come il marmorino?

 

Che cos’è il marmorino e come usarlo in casa?

 

Il marmorino è un particolare tipo di intonaco che riconosci subito per la sua superficie brillante e liscia. Molto diffuso a Venezia e già conosciuto ai tempi dei Romani, che avevano già una grande dimestichezza con questa tecnica di pittura, il marmorino, nel suo effetto finale, è molto simile al rivestimento in lastre di marmo. Ed è proprio da qui che prende ispirazione il suo nome. Questo tipo di pittura ricorda molto il marmo, ma con il grande vantaggio di essere molto più economico rispetto a esso.

 

Inizialmente il marmorino era lasciato nel suo colore naturale (beige, bianco o sabbia), che variava chiaramente in base al tipo di calce (che fa da legante) e agli inerti (sabbia mista di fiume e cocciopesto di varia granulometria) usati per rinzaffo e arriccio, che sono le prime fasi in cui si creano gli iniziali strati di intonaco: la prima si utilizza una malta più liquida e nella seconda una irregolare e granulosa, per ottenere un impasto più denso.

 

La fase successiva, che precede quella finale in cui la parete viene rifinita con il marmorino, è l’arenino, composto da grassello di calce stagionato mescolato con sabbia di fiume setacciata e cocciopesto, la cui granulometria è più piccola rispetto agli strati precedenti.

 

Il marmorino è l’ultima finitura, considerata da sempre di grandissimo pregio, che utilizza materie prime come il grassello di calce e polvere di marmo, setacciate e miscelate, e a volte colorate con pigmenti naturali.

 

Sì, perché quando il marmorino non era lasciato nel suo colore naturale, veniva colorato in pasta con pigmenti minerali, quelli che ci fanno venire in mente oggi le sfumature dello stile rococò, come il giallo avorio, il persichino (rosa antico) e il verde Verona.

 

Il marmorino, utilizzato oggi come rivestimento sia per interni e sia per esterni, crea effetti cromatici unici e di grande impatto visivo.

 

Marmorino e stucco veneziano, le differenze

 

Quali sono le differenze tra il marmorino e lo stucco veneziano?

 

Il marmorino, traspirante, di facile asciugatura, biodegradabile e non inquinante, è molto più resistente dello stucco veneziano, che si ottiene mescolando il grassello di calce (cioè calce aerea mischiata ad acqua) con la polvere di marmo, inferiore a quella contenuta nel marmorino.

 

Lo stucco veneziano richiederebbe gli stessi i passaggi del marmorino, per quanto riguarda la stesura dell’intonaco, se non fosse che lo stucco veneziano necessita di una finitura finale in più (a base di cera d’api) rispetto a esso, a cui non serve perché ha già una buona resistenza. Questa aggiunta permette allo stucco veneziano di aumentare la sua resistenza.

 

Inoltre il marmorino, proprio grazie ai materiali altamente traspiranti con cui è composto e al processo di carbonatazione a cui è sottoposto (trasformazione chimica che converte la superficie finale in marmo), è idrorepellente e resistente all’umidità.

 

Lo stucco veneziano, il cui aspetto finale è davvero simile a quello del marmorino, è anch’esso traspirante e in grado di respingere l’umidità dalle pareti, ma devi mettere in conto una spesa maggiore per applicarlo alle pareti.

 

Ed è stata proprio per questa loro caratteristica, cioè la capacità di lasciar traspirare l’intonaco anche in situazione di estrema criticità, che il marmorino e l’intonaco veneziano sono diventate le finiture più utilizzate nella città di Venezia, da sempre soggetta a una forte umidità, proprietà grazie a cui è stato possibile preservare, nel tempo, il suo patrimonio.

 

Marmorino: pro e contro

 

Marmorino, un mondo di vantaggi

 

Marmorino, quali sono i pro e i contro? Di contro non ce ne sono. Ecco i vantaggi:

 

  • economico: hai un risparmio maggiore rispetto al marmo. E poi, se l’effetto finale è quasi identico, perché non preferirlo a esso?
  • biocompatibile: essendo colorato con pigmenti naturali è un materiale riciclabile, resistente nel tempo, e garantisce, inoltre, traspirabilità, proteggendo in maniera eccellente le superfici contro acqua e umidità;
  • un prodotto pratico e di grande bellezza: la sua estrema versatilità, dovuta alla sua plasticità, consente di creare degli elementi decorativi in bassorilievo e di grande impatto estetico, come le composizioni floreali.

 

 

Marmorino, quali sono i prezzi?

 

Stai davvero pensando di provare il marmorino su una o più pareti della tua casa, sapendo che è alto il rischio di innamorartene perdutamente, una volta applicato ai muri?

 

Hai un’idea dei costi del marmorino? Per applicare il marmorino sulle pareti di casa, questa finitura ha un prezzo che parte da 35/40 euro al metro quadro.

 

Considera che una confezione da 1 KG di marmorino classico di colore bianco già pronto all’uso costa circa 10 euro. Tieni conto anche del fatto che la resa è di 2,5-3 Kg a metro quadro, ipotizzando solo l’applicazione di due strati.

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