Emergenza coronavirus, ecco le attività davvero essenziali secondo il nuovo decreto

Il decreto del 22 marzo dispone nuove misure restrittive per l’emergenza coronavirus. Ecco quali sono le attività essenziali che potranno continuare a essere aperte. 

 

Emergenza coronavirus, ecco le attività davvero essenziali secondo il nuovo decreto Conte

 

Emergenza coronavirus, ecco le attività essenziali secondo il nuovo decreto del 22 marzo

Nuova stretta del Governo. Il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte ha firmato un altro decreto che dispone nuove misure restrittive per contenere l’epidemia del coronavirus.

 

Nuove misure restrittive per contenere l’epidemia del coronavirus

 

Le disposizioni del DPCM del 22 marzo 2020, pubblicato in gazzetta, hanno effetto dal 23 marzo 2020 e sono efficaci fino al 3 aprile 2020. Le aziende hanno tempo fino a mercoledì 25 marzo per completare la chiusura.

 

Queste disposizioni si applicano, cumulativamente a quelle stabilite dal decreto dell’11 marzo 2020 e a quelle previste dall’ordinanza firmata il 20 marzo 2020 dal ministro della Salute Roberto Speranza, i cui termini di efficacia, già fissati al 25 marzo 2020, sono entrambi prorogati al 3 aprile 2020.

 

Ecco le attività considerate essenziali e che resteranno aperte

Ecco le attività considerate essenziali e che resteranno aperte

 

Ecco l’elenco aggiornato delle attività considerate davvero essenziali e che quindi rimarranno aperte anche durante tutto il periodo di emergenza coronavirus. Queste regole sono valide fino al 3 aprile 2020.

 

Attività produttive industriali e commerciali

Sono sospese tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle indicate nel documento chiamato allegato 1.

 

Sono ancora permesse le attività che sono funzionali ad assicurare la continuità delle filiere delle attività indicate nell’allegato 1, oltre che dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali.

 

È sempre consentita, ad esempio, l’attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna di farmaci, tecnologia sanitaria e dispositivi medico-chirurgici nonché di prodotti agricoli e alimentari. Stessa cosa vale per qualunque attività possa essere funzionale a fronteggiare l’emergenza.

 

Attività produttive industriali e commerciali

 

Nessuno stop anche per le attività degli impianti a ciclo produttivo continuo. L’importante è che sia data previa comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva, dalla cui interruzione potrebbe derivare un grave pregiudizio all'impianto stesso o un pericolo di incidenti.

 

Sono ancora consentite le attività dell’industria dell’aerospazio e della difesa, nonché le altre attività di rilevanza strategica per l’economia nazionale, sempre previa autorizzazione del Prefetto della provincia ove sono ubicate le attività produttive.

 

Supermercati e negozi di prima necessità

Restano aperti tutti i negozi alimentari e di prima necessità. Devi però verificare i giorni e gli orari di apertura, poiché alcune Regioni, come l’Emilia Romagna e il Veneto, hanno deciso di chiudere ipermercati e supermercati nei giorni festivi.

 

Supermercati e negozi di prima necessità

 

Farmacie e consegna dei farmaci

Le farmacie e la parafarmacie restano aperte, senza alcuna restrizione di orario. Cerca di andare in farmacia o parafarmacia solo ne hai davvero la necessità. In caso di febbre o difficoltà respiratorie, chiama il tuo medico e, se lui ti permette di andare in farmacia, non dimenticarti di usare la mascherina e i guanti.

 

Così come è indicato nell’allegato 1 del decreto, per fronteggiare l’emergenza, è consentita l’attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna di farmaci, tecnologie sanitarie e dispositivi medico chirurgici, prodotti agricoli e alimentari.

 

Farmacie e consegna dei farmaci

 

Banche e assicurazioni

Restano aperte banche e assicurazioni. Anche qui ci sarà qualche regola in più di cui devi tenere conto. L’accesso alla tua filiale è limitato a operazioni urgenti e inderogabili, quelle che tu non puoi effettuare attraverso il canale online della tua banca o attraverso gli sportelli automatici. È consigliato fissare un appuntamento con il tuo istituto di credito, prima di recarti fisicamente presso la tua filiale.

 

Giornali e tabaccai

Restano aperte in tutta Italia edicole e tabacchi. Quando vai a comprare i giornali o vai dal tabaccaio, ricordati di tenere sempre la distanza di un metro dagli altri.

 

Pensioni

Il pagamento delle pensioni è stato anticipato dalle Poste. Se sei titolare di un libretto di risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution, la tua pensione potrà essere accreditata dal 26 marzo. Per tutti i dettagli di pagamento nel tuo Comune, puoi chiamare il numero verde delle Poste: 800 003 322.

 

Poste

Le Poste sono sempre operative, ma è sempre meglio verificare prima gli orari, perché ci potrebbero essere delle limitazioni, sia per gli uffici postali aperti su doppio turno e sia per quelli aperti solo al mattino. Anche in questo caso, vai in posta esclusivamente se devi fare delle operazioni essenziali e indifferibili, utilizzando maschera e guanti e rispettando le distanze di sicurezza dagli altri.

 

Studi professionali

 

Studi professionali

Nessuna sospensione per gli studi professionali, come, ad esempio, le attività legali e contabili, gli studi di architettura e di ingegneria, e i servizi veterinari, anche se alcune Regioni, come la Lombardia, hanno già predisposto alcune restrizioni. Puoi consultare l’elenco completo nel testo allegato al decreto.

 

Lavoro

Solo le «comprovate esigenze lavorative» possono ancora essere uno dei motivi che giustificano il tuo spostamento rispetto a dove risiedi o hai il domicilio. Fino a quando non terminerà l’emergenza coronavirus, il lavoro si può svolgere solo a distanza, in modalità “smart working.

 

Baby sitter, badanti e colf

Nessuna stretta per baby sitter, badanti e colf, che, potranno continuare a lavorare e spostarsi, quindi, per lavoro. Anche il portiere in condominio resta operativo.

 

Ristrutturazioni, vanno avanti solo per installare o riparare gli impianti

 

Ristrutturazioni: vanno avanti solo per installare o riparare gli impianti

I proprietari e le ditte appaltatrici possono continuare a fare i lavori di istallazione o manutenzione di alcuni impianti come quello elettrico, idraulico o di riscaldamento. Puoi portare avanti i tuoi lavori di ristrutturazione dell’immobile se questi riguardano questa tipologia di interventi. L’importante è che i lavori vengano eseguiti nel rispetto dei protocolli di sicurezza.

 

Divieto di spostarsi o trasferirti dal tuo Comune

È vietato spostarti o trasferirti in un Comune diverso da quello in cui ti trovi. Il divieto vale sia per gli spostamenti con mezzi di trasporto pubblico e sia con mezzi privati. Puoi spostarti o trasferirti solo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza, o per motivi di salute.

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