Ecobonus 2022: agevolazioni fiscali per gli interventi di risparmio energetico

Per gli interventi di risparmio energetico, in casa, puoi ancora approfittare delle agevolazioni fiscali per tutto il 2022. Scopri come beneficiarne grazie all’EcoBonus 2022.

 

Ecobonus 2020 agevolazioni fiscali

 

Ecobonus 2022: ecco come funziona e come richiederlo

La tua casa ha sempre bisogno di una continua attenzione e manutenzione. Non fai in tempo a cambiare la caldaia che devi già pensare a sostituire tutti gli infissi in casa, valutando tutti i singoli costi, oppure ti rendi conto che è arrivato il momento di installare un sistema di allarme in casa, per essere sereno quando parti per le vacanze, ma non è sempre così facile scegliere un buon antifurto, che sia economico e, allo stesso tempo, adatto alle tue personali esigenze.

 

Ecobonus 2020, come funziona e come richiederlo

 

Questi sono solo alcuni dei tanti esempi dei lavori che probabilmente andrebbero fatti nella tua casa, alcuni di questi magari anche urgenti, specie se essa non è di recente costruzione. Bisognerebbe avere un grande budget a disposizione, ma come si fa?

 

Quello che puoi sicuramente fare però è approfittare degli incentivi fiscali per quanto riguarda gli interventi di risparmio energetico, introdotti dalla Legge Finanziaria 2007 (Legge n. 296 del 27 dicembre 2006) e prorogati dalla Legge di Bilancio 2021 (Legge n. 178 del 30 dicembre 2020) fino al 31 dicembre 2021.

 

La manovra per quest’anno ha confermato le detrazioni fiscali non solo per gli interventi di efficienza energetica, ma anche per la ristrutturazione edilizia, oltre che il bonus mobili e il bonus giardini, cioè il Bonus verde 2022con cui puoi realizzare o riqualificare parti della casa come il balcone, la siepe, il terrazzo o il giardino.

 

Vediamo ora come funziona l’EcoBonus 2022, quali sono i requisiti necessari per usufruirne e quali sono gli interventi in casa che possono beneficiare di questa detrazione.

 

Ecobonus 2022: ecco i lavori per cui valgono le detrazioni

Come funziona l'Ecobonus 2020

 

L’Ecobonus 2022 ti permette di usufruire di uno sconto Irpef del 50% o del 65% per la spesa che hai sostenuto, detrazione da ripartire in 10 rate annuali di pari importo. Il tipo di aliquota da applicare varia in base dalla tipologia di intervento di risparmio energetico effettuato nella tua casa. Se invece sono stati effettuati dei lavori nel tuo condominio, la percentuale può salire fino al 75%.

 

La legge di bilancio 2019 ha cambiato quelle che sono le regole per poter usufruire della detrazione. In base al tipo di lavoro svolto in casa e quindi di spesa sostenuta, sono state stabilite tre aliquote differenziate, cioè tre diverse percentuali di detraibilità. Vediamo quali sono.

 

Gli interventi con una detrazione Ecobonus del 50%

Ecco gli interventi che consentono una detrazione del 50%:

 

  • schermature solari;
  • lavori riguardanti la sostituzione di finestre comprensive d’infissi;
  • lavori di domotica;
  • caldaie a biomassa;
  • caldaie a condensazione: sono ammesse a patto che l’efficienza media stagionale sia tale da rientrare nella classe A di prodotto, così come previsto dal regolamento (UE) n.18/2013. Tieni anche presente che, se questo tipologia di caldaia, oltre a essere in classe A, è dotata di un sistema di termoregolazione che appartiene alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02, puoi avere accesso anche alla detrazione del 65%.

 

Aliquote in base agli interventi di risparmio energetico

 

Gli interventi con una detrazione Ecobonus del 65%

Ecco gli interventi che consentono una detrazione del 65%:

 

  • collettori solari per produzione di acqua calda;
  • scaldacqua a pompa di calore;
  • interventi di coibentazione dell’involucro opaco;
  • pompe di calore;
  • installazione di sistemi di building automation: sistemi domotici di monitoraggio, gestione e autoregolazione integrati degli impianti di un edificio come:
    • illuminazione;
    • riscaldamento e condizionamento;
    • anti intrusione;
    • controllo presenze;
    • anti-incendio.
  • apparecchi ibridi:  composti da una pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica e pensati in tal modo da chi li ha costruiti, proprio per funzionare in abbinamento tra loro.

 

Gli interventi con una detrazione Ecobonus a partire dal 70% 

Per quanto riguarda invece gli interventi di riqualificazione energetica delle parti comuni degli edifici condominiali, è possibile usufruire di questa detrazione solo per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021, che vanno calcolate su importo complessivo non superiore a 40 mila euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.

 

La detrazione, da ripartire sempre in 10 rate annuali di pari importo, sarà:

 

  • del 70%: se gli interventi interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dello stesso edificio;
  • del 75%: se gli interventi sono finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva, conseguendo almeno la qualità media che è stata indicata nel Decreto interministeriale del 26 giugno 2015.
  • dell’80%: per lavori realizzati in edifici situati nelle zone sismiche 1, 2 o 3,  che riducono il rischio sismico e consentono di far passare l’edificio a una classe di rischio inferiore;
  • dell’85%: se si riesce a ridurre il rischio sismico anche di due o più classi. In questo caso il limite massimo di spesa permessa  sale a 136 mila euro, sempre da moltiplicare per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio.

 

 

Ricordati che per poter applicare l’aliquota corretta è fondamentale che:

 

  • come persona fisica tu faccia riferimento alla data dell’effettivo pagamento;
  • come impresa individuale, società o ente commerciale tu rilevi la data di ultimazione della prestazione, a prescindere dalla data effettiva dei pagamenti.

 

Ecobonus 2022: quali sono gli importi massimi di spesa detraibile?

Ecobonus 2020 importi massimi di spesa detraibili

 

Devi anche tenere conto anche del fatto che l’Ecobonus 2022 prevede anche un importo massimo di spesa detraibile, che varia in basa alla tipologia di intervento di risparmio energetico che intendi fare:

 

  • 30 mila euro: sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, che possono essere:
    • impianti dotati di caldaie a condensazione;
    • pompe di calore ad alta efficienza;
    • impianti geotermici a bassa entalpia.
  • 60 mila euro:
    • pannelli solari utili utilizzati principalmente per produrre acqua calda, per usi domestici o industriali e per strutture come: piscine, palestre, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università;
    • interventi sull’involucro dell’edificio.
  • 100 mila euro: lavori di riqualificazione energetica.

 

Ricordati che le spese ammesse in detrazione comprendono:

 

  • i costi per i lavori edili relativi all’intervento di risparmio energetico;
  • i costi per le prestazioni professionali necessarie per la realizzazione dell’intervento stesso e l’ottenimento della certificazione energetica richiesta;
  • i costi per la fornitura e la posa in opera di materiali di coibentazione e di impianti di climatizzazione, oltre che per la realizzazione delle opere murarie che sono collegati a essi.

 

Ecobonus 2022: ecco i requisiti e i documenti necessari

Ecobonus 2020: requisiti e documenti necessari

 

Ci sono delle condizioni di cui devi tenere conto per poter ottenere le agevolazioni fiscali previste dall’Ecobonus 2022, come:

 

  • gli interventi di risparmio energetico devono essere stati eseguiti su edifici o parte di essi esistenti e non in corso di costruzione, qualunque sia la loro categoria catastale (compresi anche edifici rurali e strumentali). Puoi dimostrare l’esistenza dell’edificio con questi documenti:
    • la sua iscrizione in Catasto;
    • la richiesta di accatastamento;
    • il pagamento dell’eventuale imposta comunale (Imu/Ici).
  • l’obbligo di comunicazione ENEA.

 

È importante, inoltre, che tu sia in possesso di questi documenti per poter beneficiare degli incentivi dell’Ecobonus 2022, da conservare ed esibire nel caso in cui ti venga fatta la richiesta da parte dell’Amministrazione Finanziaria:

 

  • la fattura dell’impresa che ha eseguito i lavori;
  • l’asseverazione da parte di un tecnico abilitato, in modo che tu possa dimostrare che l’intervento fatto è conforme ai requisiti tecnici richiesti;
  • la ricevuta del bonifico bancario o postale con cui hai effettuato il pagamento. Ricordati che se non c’è coincidenza tra il nominativo riportato nella scheda informativa e l’intestazione del bonifico o della fattura, la detrazione spetta al soggetto che ha effettivamente sostenuto la spesa;
  • l’APE, cioè l’attestato di prestazione energetica, in modo che tu possa comunicare i dati relativi all’efficienza energetica dell’edificio. Questa certificazione sarà prodotta solo dopo aver eseguito i lavori;
  • la scheda informativa riguardante gli interventi realizzati da trasmettere all’ENEA;
  • la ricevuta di invio della documentazione all’ENEA;
  • la copia della delibera assembleare e quella della tabella millesimale di ripartizione delle spese, nel caso in cui gli interventi siano stati effettuati su parti comuni di edifici.

 

Ecobonus 2022, ecco chi ne può beneficiare

Ecobonus 2020, ecco i beneficiari

 

Il beneficiario della detrazione dell’Ecobonus 2022 deve innanzitutto essere un contribuente residente e non residente che possieda a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto dell’intervento di risparmio energetico e che poi sia:

 

  • una persona fisica, che include anche:
    • gli esercenti arti e professioni;
    • i titolari di un diritto reale sull’immobile;
    • i condòmini, per gli interventi sulle parti comuni condominiali;
    • gli inquilini;
    • coloro che hanno l’immobile in comodato.
  • un contribuente che consegue reddito d’impresa;
  • un’associazione tra professionisti;
  • un ente pubblico o privato che non svolga attività commerciale. Dal 2018 possono usufruire anche di ogni tipo di intervento di efficienza energetica:
    • gli istituti autonomi per le case popolari, e dagli enti che hanno le stesse finalità sociali dei predetti istituti, costituiti e già operanti alla data del 31 dicembre 2013;
    • le cooperative di abitazione a proprietà indivisa per interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci.

 

Non è possibile usufruire contemporaneamente di più benefici fiscali, come, ad esempio, di questa detrazione e di un’altra agevolazione fiscale prevista per gli stessi interventi, come quella per il recupero del patrimonio edilizio.

 

È possibile invece la cumulabilità con altri incentivi regionali, provinciali o locali, poiché la norma che prevedeva il divieto di cumulabilità (art. 6, commi 3 e 4, D.L. n. 115/2008) è stata abrogata con l’entrata in vigore del D.L. n. 28/2011 (art. 28, comma 5).

 

 

Ecobonus 2022: la cessione del credito 

Cessione del credito Ecobonus 2020

 

Dal 1° gennaio 2016 è possibile cedere il credito che deriva dalla detrazione Irpef spettante per gli interventi di riqualificazione energetica. Le regole per la cessione cambiano in base all’anno in cui sono stati effettuati gli interventi.

 

Ad esempio, per quanto riguarda le modalità di cessione riguardanti le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 (detrazioni del 65, 70 e 75%) per gli interventi di riqualificazione energetica realizzati sulle parti comuni degli edifici, si può fare riferimento al provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 28 agosto 2017.

 

 

Con la Legge di Bilancio 2019 (Legge n.145 del 30 dicembre 2018) è possibile cedere la detrazione in caso di:

 

  • interventi di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali;
  • interventi di riqualificazione energetica effettuati  sulla singola unità immobiliare (ecco la novità).

 

Puoi consultare qui  la guida all’Ecobonus 2022 dell’Agenzia delle Entrate. 

 

 

Il nostro accordo con Enel X per l’efficienza energetica dei condomini

Accordo tra Gabetti ed Enel X per la riqualificazione energetica dei condomini

 

Il nostro Gruppo fa un altro passo avanti verso la riqualificazione dell'efficientamento energetico degli edifici, sottoscrivendo un accordo con Enel X.

 

Il nostro obiettivo, favorito dalla presenza degli incentivi fiscali Ecobonus e Sisma bonus, è quello di sviluppare progetti che favoriscano il miglioramento:

 

  • dell'impatto ambientale degli edifici;
  • della messa in sicurezza sismica;
  • dell'ammodernamento tecnologico dei condomini.

 

In pratica, Ecobonus e Sisma bonus ti consentono oggi di ottenere un credito fiscale che può arrivare, in base alla tipologia di intervento fatto, fino al:

 

  • 75% del valore dei lavori: se si tratta di spese sostenute per interventi di miglioramento energetico degli edifici (Ecobonus);
  • 85% del valore dei lavori: se gli interventi di miglioramento energetico degli edifici sono associati a quelli di messa in sicurezza dell’edificio (Sisma bonus).

 

Il credito fiscale può essere ceduto, in un’unica soluzione, a coloro che forniscono beni e servizi necessari alla realizzazione degli stessi interventi.

 

Grazie alla cessione del credito d’imposta, il condominio (e quindi anche ogni singolo condòmino) può godere subito dei benefici economici derivanti dall’incentivo senza dover aspettare 10 anni per recuperare il credito investito attraverso le 10 rate previste dalla legge. Inoltre avrà anche diversi vantaggi, come:

 

  • un aumento immediato del valore dell’immobile;
  • un minor impatto ambientale;
  • una maggiore sicurezza nell’edificio;
  • una riduzione dei consumi energetici.

 

Siamo gli unici ad avere questo modello di business e questa visione nel nostro settore.

 

Se sei un amministratore o hai interesse a ristrutturare il tuo condominio, chiamaci al numero 800 447 445. Siamo a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 18:00.

 

Superbonus 110%

Superbonus 110%

 

Per alcuni interventi di efficientamento energetico puoi usufruire, se ci sono le condizioni, anche del Superbonus 110%, con cui puoi avere la possibilità di estendere la stessa detrazione anche ad altri interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico.

 

In questo caso potrai cedere il relativo credito fiscale maturato con i lavori (quella cifra che ti verrebbe restituita nell'arco di cinque anni) a banche, assicurazioni o ad un altro intermediario finanziario, oppure alla stessa impresa che ha realizzato i lavori, che, a sua volta, sarà libera di cederlo a una banca o ad altri intermediari finanziari.

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