Bonus vacanze, come funziona

Bonus vacanze, come funziona? Ecco come si può utilizzare e quali sono i requisiti per richiedere questo contributo pensato esclusivamente per trascorrere le ferie in Italia.  

 

Bonus vacanze, come funziona

 

Bonus vacanze, ecco come funziona l’agevolazione

Aria d’estate, aria di vacanze! L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha probabilmente stravolto i progetti che avevi fatto per le ferie estive, ma c’è ancora tempo per riorganizzarti e, magari, avere anche un piccolo sconto grazie al bonus vacanze.

 

Il bonus vacanze,  misura contenuta nel DL Rilancio (Decreto-Legge 19 maggio 2020, n. 34), è nato per sostenere e far ripartire il turismo, uno dei settori più colpiti dalla crisi arrivata con l’emergenza coronavirus.

 

Bonus vacanze, ecco come funziona il contributo

 

In un momento, come questo, di grande difficoltà economica per l’intero Bel Paese, ogni agevolazione è davvero fondamentale per favorire la sua ripresa.

 

Sono stati stanziati 2,4 miliardi di euro per finanziare il bonus vacanze, contributo che fa parte di un pacchetto di norme per il rilancio del turismo da 4 miliardi di euro, che sale a 5 miliardi se  si tiene in considerazione anche la cultura.

 

In vacanza sul Gargano, Puglia, con il bonus vacanze 2020

Località Baia delle Zagare a Mattinata (Gargano, Puglia)

 

L’Agenzia delle Entrate, nelle scorse settimane, ha reso note le modalità per ottenere il buono online e ha dato, in questi ultimi giorni, indicazioni importanti sull’utilizzo dell’agevolazione, con la circolare n.18 del 3 luglio 2020 e nel comunicato stampa che accompagna la circolare, diramato sempre lo stesso giorno.

 

Ecco in cosa consiste il contributo, a chi spetta e quali sono i tempi e la procedura per richiederlo.

 

In cosa consiste il bonus vacanze

Ecco in cosa consiste il bonus vacanze

 

Il bonus vacanze ha un valore massimo di 500 euro e puoi spenderlo, nel periodo fra il 1° luglio e il 31 dicembre del 2020, in soggiorni in Italia, e quindi presso imprese turistico-ricettive italiane con codice Ateco 55, come: villaggi turistici, hotel, campeggi, Bed & Breakfast e agriturismi italiani.

 

A tal proposito, l’ultima circolare di luglio dell’Agenzia delle Entrate ha dato ulteriore conferma di questo: “Per individuare le strutture presso le quali è possibile utilizzare il bonus, occorre fare riferimento ai soggetti che – indipendentemente dalla natura giuridica o dal regime fiscale adottato – svolgono effettivamente le attività previste dalla norma. A titolo indicativo e non esaustivo, tali attività sono riconducibili alla sezione 55 di cui ai codici ATECO”.

 

La stessa circolare numero riporta una lista di codici ATECO delle diverse tipologie di possibili strutture aderenti. Un elenco non esaustivo, ma che può esserti comunque utile per avere almeno una panoramica sul possibile utilizzo di questo bonus vacanze.

 

Inoltre, la circolare specifica, più volte, che le imprese turistico ricettive, gli agriturismi e i bed &breakfast devono essere in possesso dei requisiti richiesti (“dei titoli prescritti dalle norme nazionali o regionali per l’esercizio dell’attività turistico ricettiva”) e dichiararlo attraverso un’apposita procedura web, disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate.

 

Il contributo economico, che può arrivare fino a 500 euro a famiglia, è definito in base ai componenti del nucleo familiare, e quindi:

 

  • 150 euro per i nuclei familiari composti da una persona (single);
  • 300 euro per i nuclei familiari comporti da due persone;
  • 500 euro per i nuclei familiari composti da tre o più persone.

 

Sconto vacanze con il bonus vacanze

 

Il bonus, concesso esclusivamente in formato digitale, può essere utilizzato:

  • una sola volta;
  • senza eccedere il corrispettivo dovuto: così come precisa la circolare dell’Agenzia delle Entrate n.18 del 3 luglio 2020 “Il Credito d’imposta Vacanze non può eccedere il corrispettivo dovuto per la fornitura del servizio turistico alberghiero: in altri termini, se un nucleo di tre persone, per un soggiorno di due notti, sostiene un costo di 400 euro, il credito a cui ha diritto è pari alla spesa sostenuta (400 euro, di cui 320 euro da utilizzare come sconto presso il fornitore e 80 euro da portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi) e non al credito massimo spettante (500 euro). Se, invece, per lo stesso soggiorno, il nucleo sostiene un costo di 600 euro, il credito a cui ha diritto è pari a 500 euro (da utilizzare per 400 euro sotto forma di sconto presso il fornitore e per 100 euro in detrazione nella dichiarazione dei redditi);
  • in un’unica soluzione: documentata con fattura, documento commerciale o scontrino/ricevuta fiscale emesso dal fornitore, con indicazione del codice fiscale di chi intende fruire del bonus. Sempre nell’ultima circolare dell’Agenzia delle Entrate, si precisa che “il Credito d’imposta Vacanze spetta in relazione ad un unico soggiorno - fruito nel periodo che va dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 - e deve essere utilizzato in relazione al pagamento effettuato a favore della struttura turistica fornitrice del servizio.” Inoltre l’Agenzia specifica anche che “l’agevolazione spetta esclusivamente in relazione a soggiorni in relazione ai quali, almeno un giorno, ricada nel suddetto periodo di riferimento”;

 

Bonus vacanze ecco i chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate

 

  • presso un’unica struttura turistica;
  • anche per prestazioni rese da più fornitori, ma solo in caso di servizi accessori, come quelli balneari (chiarimento ben espresso nel comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate).  L’importante è questi servizi accessori siano indicati nella stessa fattura emessa dalla struttura che hai scelto per trascorrere le vacanze;
  • non attraverso piattaforme online diverse da agenzie e tour operator: sono escluse le piattaforme di prenotazione come Airbnb, Booking e simili. Secondo il Dl Rilancio “il pagamento del servizio deve essere corrisposto senza l’ausilio, l’intervento o l’intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator” (art. 176 del Dl Rilancio, “Tax credit vacanze”). Anche la circolare dell’Agenzia delle Entrate chiarisce questo importante aspetto nella sua ultima circolare “Il pagamento del servizio deve essere corrisposto senza l’ausilio, l’intervento o l’intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator.” E poi aggiunge “Il codice univoco (o il relativo QR-code) può essere utilizzato anche nel caso in cui il pagamento venga effettuato con l’ausilio, l’intervento o l’intermediazione di agenzie di viaggio o tour operator”;
  • da un solo componente del nucleo familiare, anche se non è lo stesso che ha effettuato la richiesta e non è l’intestatario della fattura o del documento commerciale emesso dal fornitore.

 

A chi spetta e come si richiede il bonus vacanze

A chi spetta e come si richiede il bonus vacanze 2020

 

Quali sono i requisiti per richiedere il contributo? È previsto un limite di reddito per accedere all’agevolazione. Per chiedere il bonus vacanze devi avere un ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) sotto la soglia di 40.000 euro.

 

Puoi fare domanda dal 1° luglio al 31 dicembre 2020, il termine ultimo in cui puoi richiedere ed utilizzare l’importo dello sconto concesso. Ma come puoi fare domanda per ottenere questa agevolazione?

 

Dopo il via libera da parte dell’Autorità Garante per la Privacy in merito alla procedura per fare domanda della tax credit, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato, il 17 giugno 2020, il provvedimento attuativo del bonus, con cui si forniscono tutte le istruzioni nel dettaglio.

 

Come funziona il bonus vacanze

 

Il bonus vacanze è digitale. La domanda devi presentarla tramite l’APP IO, messa a disposizione da PagoPA, un nuovo strumento predisposto dalla Pubblica Amministrazione per la digitalizzazione delle procedure, dove puoi trovare tutti i servizi online forniti da Stato ed enti locali.

 

Per accedere all’ APP IO, devi effettuare il login tramite l'identità digitale SPID o CIE (Carta d’identità elettronica). Non puoi delegare l’invio della domanda a soggetti terzi rispetto ai componenti del tuo nucleo familiare.

 

Sulla pagina del sito dell’app IO.italia.it dedicata al bonus vacanze, è spiegata, in maniera dettagliata, tutta la procedura per poter accedere al servizio.

 

Richiedi il tuo bonus vacanze

 

L’APP IO verifica l’idoneità dei requisiti e, in caso di esito positivo, conferma l’importo spettante, distinto tra sconto (80%) e detrazione (20%). Nell’APP IO troverai anche codice univoco e un QR-Code che dovrai comunicare all’operatore al momento del pagamento del soggiorno.

 

Devi inoltre presentare una Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) ai fini ISEE aggiornata e quindi in corso di validità. Questo perché la società PagoPA, collaborando con l’INPS, verifica proprio che ci sia una Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) in corso di validità riferita ad un ISEE non superiore a 40.000 euro.

 

Verifica il tuo bonus vacanze

 

Grazie alla presenza di un modello ISEE in corso di validità nella banca dati INPS potrai essere autorizzato all’uso del credito d’imposta (sconto) dell’80% e della successiva detrazione fiscale del 20% nella dichiarazione dei redditi 2021.

 

Tieni conto che dopo la conferma dell’attivazione del bonus, non è più possibile annullare l’operazione, né inoltrare una nuova richiesta, sia da parte tua, in qualità di richiedente, sia da parte di un altro componente del tuo stesso nucleo familiare.

 

Come utilizzare il bonus vacanze

Come utilizzare il bonus vacanze 2020

 

Puoi utilizzare il bonus vacanze:

 

  • all’80% come sconto per il pagamento del servizio turistico;
  • al 20% come detrazione di imposta nella prossima dichiarazione dei redditi. Puoi farlo solo se sei tu ad aver utilizzato lo sconto e sei l'intestatario della fattura, del documento commerciale o dello scontrino/ricevuta fiscale.

 

Devi comunicare il codice univoco oppure esibire il QR-code al fornitore del servizio, al momento del pagamento presso la struttura ricettiva.

 

Il fornitore del servizio deve, a sua volta, verificare la sua validità sul sito dell’Agenzia delle Entrate e, in caso di riscontro positivo, applicare lo sconto.

 

Come applicare lo sconto del bonus vacanze

 

Il totale del corrispettivo deve essere documentato da fattura elettronica o documento commerciale, in cui deve essere sempre indicato il tuo codice fiscale, in qualità di fruitore del credito.

 

Il fornitore dei servizi può recuperare lo sconto dell’80% sotto forma di credito d’imposta (può essere utilizzato in compensazione nel modello F24 senza limiti di importo) oppure può cederlo successivamente a soggetti terzi, anche diversi dai propri fornitori di beni e servizi, nonché ad istituti di credito o intermediari finanziari. La cessione deve essere comunicata all'Agenzia attraverso una procedura web dedicata.

 

Utilizza il tuo bonus vacanze

 

Considera che, nel caso in cui il corrispettivo dovuto sia inferiore al bonus massimo, lo sconto e la detrazione sono commisurate al corrispettivo e il residuo non è utilizzabile.

 

Pe approfondimenti puoi consultare la guida dedicata proprio al bonus vacanze o il sintetico vademecum, entrambi dell'Agenzia delle Entrate.

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